Malìa, tornare in Calabria per fare impresa

Malìa, tornare in Calabria per fare impresa

Il laboratorio è stato inaugurato ufficialmente a maggio del 2016 ed è stato la sintesi di un percorso durato più di un anno, cominciato nelle Marche, sviluppatosi grazie al corso formativo dell’ISTAO, finalizzato all’apertura di nuove startup innovative e culminato nel ritorno nella mia terra, la Calabria, dove ho scelto di dar vita alla mia idea, creando appunto Malìa, atelier di moda biologica. L’idea, o per meglio dire il sogno, che mi ha accompagnato durante questo percorso, è nato molto prima nella mia mente e c’è voluto un po’ per prendere coraggio e poter anche solo immaginare di poter progettare qualcosa di simile. La creazione di questa linea “all green” rappresenta il connubio di due passioni, la moda e la cura del corpo, che ho coltivato nel corso della mia crescita intellettuale e una risposta a diverse problematiche che ho riscontrato durante il mio percorso formativo professionale.

La passione per la moda è genetica e fa parte di me: sono cresciuta guardando mia nonna cucire, mia mamma cucire ed adattare i vestiti al mio corpo esile di bambina.

A questo istinto interiore, si è unita nella mia adolescenza una necessità, quella di ricorrere a cosmetici naturali per evitare sgradite reazioni a eccipienti sintetici presenti nei prodotti più comuni sul mercato. Una necessità che mi ha portato a studiare e applicarmi nell’arte, in gergo comune fra altri praticanti, dello “spignatto”, ossia la produzione artigianale di cosmetici, con ricette studiate per evitare l’utilizzo di additivi chimici e l’impiego di eccipienti si artificiali, ma derivati dalla natura. Queste due passioni, hanno iniziato a collidere, durante il mio percorso lavorativo. Successivamente alla Laurea Accademica e al Corso professionale di modellista, ho intrapreso come da prassi, stage in rinomate aziende terziste del settore abbigliamento.

Purtroppo il quadro generale che si è presentato ai miei occhi era tutt’altro che gratificante: in un paese che ha fatto del Made in Italy un cavallo di battaglia, è desolante notare come discorsi sul marchio, la qualità e la cura siano totalmente di facciata. La qualità scadente dei tessuti e soprattutto la delocalizzazione della produzione, recuperata e rivenduta poi come italiana con vari espedienti, dipingono un quadro che definire nauseante è riduttivo.

Lasciate alle spalle quelle esperienze, con un know how comunque arricchito, ho iniziato a pensare ad una moda diversa, più genuina, sana, più attenta a ciò che si realizza e a come lo si realizza. Mi piace definirlo un “nuovo modo di vedere la moda”: una moda slegata dal concetto consumistico di avere un guardaroba che sia solo pieno e completo in termini materiali.

Il nostro armadio, deve essere un contenitore di qualità, dove riporre abiti creati con cura, studiati nei dettagli, utilizzando tessuti che siano realizzati nel rispetto dell’ambiente e del corpo. La logica che dovrebbe guidare i nostri acquisti dovrebbe rispondere al concetto di “Meglio comprare meno, ma comprare bene.”

Inoltre spesso si tende a trascurare o per lo meno si dedica meno attenzione alla cura della pelle, che nel nostro corpo è l’organo più esteso: tenere a contatto con la superficie cutanea, materiali trattati con elementi chimici irritanti e dannosi, che attraverso i pori e la sudorazione possono contaminare la nostra cute, è potenzialmente dannoso quanto fumare una sigaretta o qualsiasi altro comportamento incauto. I tessuti biologici certificati, garantiscono una qualità dei filati migliore, controllata e soprattutto, la produzione è realizzata senza impiegare additivi e sostanze pericolose per il benessere del nostro corpo. Attenzione per l’ambiente, per il corpo, recupero di artigianalità e di tessuti della tradizione, innovandoli, sono i fondamenti di questa moda “all green”. Si produce solo quello che è necessario, infatti non abbiamo stock, se si esclude il normale campionario. Devo ammettere che l’idea di creare capi con tessuti biologici non è originale in sé, in quanto già da anni, diverse nuove imprese hanno iniziato un percorso simile di utilizzo di tessuti naturali.

Caratteristica fondamentale che ci differenzia dalla maggior parte dei brand di moda sostenibile è la realizzazione “made to order”. Ogni capo delle nostre collezioni infatti, viene creato al momento dell’ordine su richiesta del cliente. Questo tipo di scelta imprenditoriale, permette di minimizzare gli sprechi, sia di fibra tessile, che di energia, confezionando di volta in volta solo i capi necessari ordinati dal cliente.

Il nostro prodotto tuttavia si distingue per l’unione di una forte connotazione stilistica, che si fonde alla qualità dei tessuti naturali e delle rifiniture. Fin da subito unire STILE ARTIGIANALITÀ E SOSTENIBILITÀ è stata la sfida del nostro brand.

 

 

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